AZIONE SCENICA
musica di ADRIANO GUARNIERI libretto liberamente tratto da “Poesie alla Notte” di Rilke di Adriano Guarnieri
Direttore PIETRO BORGONOVO
Regia dell’Opera GIANCARLO CAUTERUCCIO
Personaggi e interpreti:
Volto primo – soprano 1: Livia Rado
Volto secondo – soprano 2: Clara Polito
Volto terzo – tenore: Gregory Bonfatti
Volto quarto – baritono: Salvatore Grigoli
Volto quinto – voce recitante: Fulvio Cauteruccio
Volto sesto – ottavino: Roberto Fabbriciani
ContempoArtEnsemble
Costumi, scenografia virtuale e assistente alla regia: Massimo Bevilacqua; Elaborazioni immagini video e gestione del mapping Alessio Bianciardi
Una Produzione del
TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
«Incedi oltre su me, infinita tenebra di luce»: così scrive Rainer Maria Rilke nella sua raccolta di liriche, ispirate alla notte e al suo angelo e all’amata mai giunta. Questa è l’ispirazione per l’opera composta da Adriano Guarnieri, che vede la sua prima esecuzione assoluta al Teatro Goldoni con la regia di Giancarlo Cauteruccio. La composizione mette in scena quattro volti immaginari, visioni poetiche per raccontare l’interiorità dell’animo umano, che si materializzano e poi scompiono come immagini oniriche. L’opera non segue una trama narrativa, dipanandosi come un flusso musicale di azioni dello spirito attorno al trittico notte-amata-angelo. In questo contesto il canto, ora lineare, ora polifonico, è pregno di μέλος, di accensioni musicali e letterarie continue: la vocalità scorre ininterrotta, senza soluzioni di continuità, in una temporalità non ritmicamente identificabile per delineare il dramma dell’animo umano. (Maggio Musicale Fiorentino)»
Regia del video
GIUSEPPE E LUCIANO SCALI
EMA Vinci service:
Sound Engineer: Marco Cardone
Operatori video: Giuseppe, Mattia e Gemma Scali
Editing video Giuseppe e Luciano Scali
Data di Uscita 29.08.2018
Formato Principale DVD
Altri Formati Album digitale
℗ 2018 EMA Vinci records 40083 © EMA Vinci
Etichetta EMA Vinci contemporanea – Linea SIAE-Classici di Oggi • Genere – Contemporanea
WORLD PREMIERE RECORDING
REFERENCE
RAI.COM
https://www.facebook.com/Raicomspa/videos/968579560202772/
da l’Ape Musicale –
Rai5, Infinita tenebra di luce l’8 febbraio
L’opera da camera di Guarnieri da Rilke
Rai5, sabato 8 febbraio 2020 – 23:00
Per lo spazio musicale dedicato alla musica contemporanea, Rai Cultura propone l’opera da camera “Infinita tenebra di luce”, in onda sabato 8 febbraio alle 23.00 su Rai5. Composta da Adriano Guarnieri, trae ispirazione dalla raccolta di liriche “Poesie alla notte” di Rainer Maria Rilke, ispirate alla notte e al suo angelo e all’amata mai giunta. La composizione mette in scena volti immaginari, visioni poetiche che raccontano l’interiorità dell’animo umano, che si materializzano e poi scompaiono come immagini oniriche. Ad interpretare i volti ci sono Livia Rado (Volto primo, soprano); Clara Polito (Volto secondo, soprano); Gregory Bonfatti (Volto terzo, tenore); Salvatore Grigoli (Volto quarto, baritono); Fulvio Cauteruccio (Volto quinto, voce recitante); Roberto Fabbriciani (Volto sesto, flauto); ContempoArtEnsemble diretto da Pietro Borgonovo. Regia Giancarlo Cauteruccio. (edizioni discografiche EMA Vinci records)
9 Febbraio 2019 ore 00:45
– … bello, avete fatto un bel lavoro, un’Opera Video, come piace a me ed ai tanti che mi stanno scrivendo –
Adriano Guarnieri, dopo la messa in Onda da parte di RAI5
6 Dicembre 2019 ore 18
Presentazione del DVD INFINITA TENEBRA DI LUCE
di Adriano Guarnieri
Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna
saranno presenti:
il compositore Adriano Guarnieri
il regista del DVD Giuseppe Scali
introduzione di Francesca Magnani
Presentazione del DVD: BookShop del Maggio Musicale Fiorentino 30.5.2019
da Opera Click
ADRIANO GUARNIERI
Firenze – Teatro Goldoni: Infinita tenebra di Luce
Una prima esecuzione di Adriano Guarnieri è sempre un viaggio, attraverso una costellazione di suoni, di rifrazioni e cangianze timbriche, “canti” che si dilatano dagli strumenti alle voci, esplorando, una volta raggiunte delle note-perno, degli aspetti sempre nuovi della stratificazione sonora, per poi rinascere ogni volta e salire come un’onda fertile, cristallizandosi, verso nuove fusioni di contrappunti e sospensioni.
Il maestro di Sustinente (Mantova) due volte Premio “Franco Abbiati“ (per l’azione lirica “Il Trionfo della Notte” e per la video-opera “Medea”) giunge brillantemente al suo ennesimo appuntamento con la musica che si rapporta al teatro, con una commissione del Maggio Musicale Fiorentino, “Infinita Tenebra di Luce”, azioni liriche liberamente tratte da “Poesie alla Notte” di Rilke (nella traduzione italiana di Mario Specchio).
Il testo, con una tecnica che ritroviamo spesso nel catalogo di Guarnieri, è elaborato dal compositore, esplorando in frammenti le 22 poesie della raccolta (ad eccezione della decima che non è utilizzata), articolando le 18 “sequenze” dell’opera in un flusso continuo, attorno a riferimenti ricorrenti tra i quali la figura dell’angelo.
In scena sei “Presenze-Assenze” indicate da Guarnieri come Volti: Volto Primo e Secondo le soprano Livia Rado e Clara Polito, Volto Terzo il tenore Gregory Bonfatti, Volto Quarto il baritono Salvatore Grigoli, Volto Quinto la voce recitante di Fulvio Cauteruccio e Volto Sesto, l’ottavino del grande flautista Roberto Fabbriciani, storica presenza, insieme al direttore dell’ensemble Pietro Borgonovo, di tanta musica di Adriano Guarnieri.
Ottima interpretazione di tutte le voci, che danno vita a volute sonore ricchissime, in un continuo rapporto melodico con le “voci” strumentali in flussi che sembrano ricrearsi in continuazione, rigenerandosi.
Le voci dei Volti siedono di fronte al pubblico praticamente per l’intera durata del lavoro, ad eccezione della voce recitante, presente in varie fasi in scena e fuori scena e dell’ottavino di Fabbriciani che compare, prendendo posto sul palco, esclusivamente nella parte finale del lavoro.
L’ensemble in buca, diretto limpidamente da Pietro Borgonovo, esperto della musica di Guarnieri, è l’ottimo ContempoArtEnsemble che, con un organico cameristico (flauto, oboe, clarinetto, percussioni, pianoforte e quintetto di archi) esplora la partitura con grande attenzione, rilevando una scrittura musicale più asciutta rispetto a tante opere del catalogo del compositore, come se la “cantabilità materica” di Guarnieri si facesse più lineare, rarefatta, ancor più notturna.
Ad avvalorare la tesi di una scrittura musicale più sottile e lineare notiamo la scelta di non usare il “live electronics”, l’elaborazione del suono in tempo reale con compiti di trasformazione e spazializzazione, presente spesso nella produzione del compositore, sia in opere di grande organico come “Medea” (2000), la monumentale “Terra del Tramonto-Live Symphony n. 1”, “Pietra di Diaspro” (2005) o in “Tenebrae” (2010) che in lavori per strumento solo come “Sospeso d’Incanto” (2002) o “Sull’onda notturna del mare infinito” (2003) dedicata proprio a Roberto Fabbriciani.
La regia, le luci e le scene, veramente efficaci, sono di Giancarlo Cauteruccio che trasforma il palco in una macchina onirica, notturna, mentre i costumi e la scenografia virtuale è di Massimo Bevilacqua che dilata lo spazio del palco a più di mezzo teatro, con proiezioni continue, di frammenti del testo dell’opera, stratificazioni di volti, stringhe di calcoli verticali fino a estratti della partitura manoscritta dell’autore, che si trasforma, da matrice sonora in scena vera e propria.
Prima dello spettacolo, ad accogliere gli spettatori nel foyer del Teatro Goldoni, l’installazione vivente “L’angelo necessario” (dal libro di Massimo Cacciari) sempre di Giancarlo Cauteruccio, dedicata a Soumaila Sacko, il bracciante e sindacalista del Mali assassinato a San Calogero in Calabria con un colpo di fucile, impersonato nella performance dal giovane Ibrahima Diaw.
Il pubblico ha tributato al compositore, al regista e a tutti gli interpreti, un lunghissimo e convinto applauso, che ha sancito un vero successo per la prima esecuzione dell’opera di Adriano Guarnieri.
La recensione si riferisce alla prima esecuzione assoluta dell’opera, presso il Teatro Goldoni, di domenica 3 giugno 2018.
Antonio Agostini