Il Giudizio di Paride
musica di Marcello Panni – libretto di Marcello Panni
Opera morale in un atto – artista principale: Marcello Panni
Personaggi e interpreti:
voce bianca Paolo Macedonio,
soprano leggero Margherita Pace,
mezzosoprano Emanuela Barazia,
contralto Diana Bertini Tosti,
tenore Luigi Petroni,
baritono Roberto Abbondanza,
basso Aurio Tomicich
Organico Ensemble InCanto
Direttore Fabio Maestri
«Operetta morale in un atto, Il giudizio di Paride di Marcello Panni è andata in scena all’Opéra di Nizza. Quattro episodi, ricavati dai Dialoghi di Luciano di Samosata, che descrivono i capricci, i litigi, la vanità degli dei, con tratti molto umani. Dallo sfogo di Mercurio, che, come Leporello, si lamenta per il troppo lavoro impostogli da Giove, all’infatuazione di Giove per il bel Ganimede; dalla tormentata scelta di Paride, ignaro delle funeste conseguenze, al dialogo negli Inferi tra Mercurio e il filosofo cinico Menippo, che di fronte al miserabile teschio di Elena riflette sulla vacuità della vita.
Affascinato dall’arguzia di questi Dialoghi, il sessantenne compositore romano ha costruito il libretto usando la traduzione di Luigi Settembrini, per la sua assonanza con lo stile del libretto d’opera ottocentesco. Fedele all’uso di idiomi e forme musicali del passato, Panni ha attinto liberamente alla sua memoria dando vita a una partitura postmoderna, basata su un organico strumentale assai ridotto. Il risultato è una trama sonora mobilissima, insieme delicata ed eccessiva, come un caleidoscopio nel quale si mescolano accenni stravinskijani e squarci di lirismo espressionista, melopee pastorali e citazioni da Petrassi (che è stato maestro di Panni), e poi tempi di valzer, di ciaccona, di siciliana; e continue invenzioni timbriche (con il ricorso a tecniche strumentali tipiche dell’avanguardia ma anche a strumenti insoliti come i fischietti).
In un sottile equilibrio tra riflessione filosofica e ironia, cui si attagliava molto bene la stilizzata regia di Marco Carniti e le scene in bianco e nero con punteggiature coloratissime (e beffarde), come il filo fosforescente con cui Giove teneva legato Ganimede o i variopinti teschi nell’Ade. Bellissima la scena del giudizio, nella quale Giunone, Minerva e Venere apparivano sulla scena senza volto, come manichini di De Chirico, mentre dava loro voce il soprano nella buca d’orchestra. Di buon livello il cast sotto la guida di Fabio Maestri, che ha offerto una lettura attenta a ogni dettaglio e coinvolgente. (Gianluigi Mattietti)»
Produzione 15 Novembre 1998 Teatro Sociale di Amelia (RM) per il Festival OperaInCanto
Masterizzazione: EMA Vinci service
Registrazione Walter Neri
Data di Uscita 12.01.2018
Formato Principale CD Altri Formati Album digitale – Pubblicato Audio digitale – CD di prossima uscita – ℗ 2018 EMA Vinci records 40023 © EMA Vinci – Etichetta EMA Vinci contemporanea – Linea SIAE-Classici di Oggi • Genere – Contemporanea – WORLD PREMIERE RECORDING
Marcello Panni Compie gli studi di pianoforte, composizione e direzione d’orchestra diplomandosi al Conservatorio di S. Cecilia. Si perfeziona in seguito nella composizione all’Accademia di S. Cecilia con Goffredo Petrassi e in direzione d’orchestra nella classe di Manuel Rosenthal al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi. Debutta come direttore nel 1969 alla Biennale di Venezia con un concerto dedicato a musiche di Petrassi. Da allora, Panni porta avanti le carriere parallele di compositore e di direttore d’orchestra. Esordisce come compositore con lavori quali Prétexte per orchestra (Roma, 1964), Empedokles-Lied (da Hölderlin) per baritono e orchestra (Venezia, 1965), Arpège per arpa e percussioni (Parigi, 1967), D’Ailleurs per quartetto d’archi (Londra, 1967), Patience per coro e orchestra (New York, 1968). Nel 1971 fonda l’Ensemble Teatro-musica. Con questa formazione compie tournées in tutta Europa, eseguendo e registrando opere di Schnebel, Cage, Pennisi, Berio, Bussotti, Clementi, Donatoni, Feldman, e rappresenta alla Piccola Scala di Milano Klangfarbenspiel, pantomima musicale in collaborazione con Piero Dorazio e Mario Ricci (1972), cui segue al Maggio Musicale Fiorentino La Partenza dell’Argonauta da Savinio, in collaborazione con Memè Perlini e Antonello Aglioti (1976). Dalla fine degli anni ’70 è ospite regolare delle principali istituzioni musicali italiane e dei più importanti teatri lirici internazionali, quali l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolshoij di Mosca, la Staatsoper di Vienna. Dirige la prima esecuzione assoluta di Neither di Morton Feldman all’Opera di Roma (1976), Cristallo di Rocca di Silvano Bussotti alla Scala di Milano (1983), Civil Wars di Philip Glass all’Opera di Roma (1984). Dal 1980 al 1984 insegna composizione al Mills College di Oakland, California, titolare della prestigiosa Milhaud Chair. Tra le sue composizioni Trenodia, per viola e 11 archi (Roma, 1991), Missa Brevis, per coro di voci bianche, fiati e percussioni (Nizza, 2000), Sinfonietta per orchestra da camera (Milano, 2001). Panni ha composto diverse opere liriche: Hanjo (1994) tratta da un No moderno di Yukio Mishima, con la regia di Bob Wilson, commissione del Maggio Musicale Fiorentino; Il Giudizio di Paride, libretto del compositore dai Dialoghi di Luciano di Samosata, scritta per l’Opera di Bonn (1996), The Banquet (Talking about Love), libretto di Kenneth Koch, commissione dell’Opera di Brema (1998), ripresa nel 2001-2002 a Roma, Genova e Firenze. Nell’aprile 2005 ha presentato al Teatro San Carlo di Napoli Garibaldi en Sicile, commissione del teatro napoletano, libretto di Kenneth Koch tratto da Les Garibaldiens di Alexandre Dumas padre.