Descrizione
Nome ALESSANDRO Cognome MAGINI
Titolo Il Raggio ardente-Le rayon ardent
Genere Ensemble voci femminili, elettronica, video
Mezzi di esecuzione 2 soprano, 2 mezzosoprano, 2 contralto, elettronica, video
Data composizione 2016 Durata 47’
Dedicatari: Ensemble Les six voix solistes
Produzione: Résonance Contemporaine
Data prima esecuzione, 20 novembre 2016
Luogo prima esecuzione , Lyon (F) C.H. Saint-Jean-de-Dieu
Intitolazione dell’evento, Rencontres Contemporaines.
2 dicembre 2016
Intitolazione dell’evento Festival G.A.M.O 2016, Firenze, Sala Vanni
Esecutori
Ensemble de Six Voix Solistes : Anne-Emmanuelle Davy, Sophie Poulain, Thi-Lien Truong, Christel Boiron, Caroline Gesret, Isabelle Deproit
Direttore, Alain Goudard
se pubblicata:
Editore: Emavinci Edizioni numero standard
Anno di edizione 2016 numero standard
Edizioni discografiche
Editore discografico: EMARECORDS
Titolo dell’edizione discografica:
in preparazione
Anno di edizione
Tipo di supporto CD
Note all’opera:
Alessandro Magini
Il raggio ardente / Le rayon ardent
Nuovi suoni e nuove musiche per la poesia di / Sons nouveaux et nouvelles musiques sur les poèmes de
Michelangelo Buonarroti e Pontus de Tyard
La scultura, l’architettura e la pittura di Michelangelo non hanno bisogno di essere ulteriormente commentate. Meno nota, almeno tra il grande pubblico, è la produzione poetica dell’artista toscano. Eppure le rime michelangiolesche, espresse in una lingua di rara bellezza, sono capaci di parlare anche all’uomo moderno e riflettono tutta la forza della cultura umanistica fiorentina d’impronta neoplatonica; una cultura dal valore universale che valicò ben presto i confini toscani per radicarsi in Europa, particolarmente in Francia. Non è un caso se l’umanista e poeta Pontus de Tyard (uno dei fondatori del primo movimento della storia letteraria francese, la Pléiade), trovò proprio nelle rime di Michelangelo un fondamentale punto di riferimento. Il presente lavoro intende mettere a confronto due diverse lingue poetiche forgiate per esprimere una medesima visione del mondo e una medesima aspirazione artistica e umana. Il raggio ardente “mette in scena” i suoni delle poesie di Michelangelo e di Pontus intonati in forma madrigalistica da un gruppo di sei voci femminili, al quale si contrappone l’elaborazione elettronica di particolari strumenti. Forme poetiche e musicali di un’antica tradizione culturale si confrontano dunque con moderne tecnologie e nuove modalità compositive. Il materiale trattato elettronicamente è stato creato da una specifica campionatura dei suoni provenienti dai registri di un organo del XVII sec. (Traeri 1699 presso l’Oratorio Bardi di Vernio, Toscana), dagli armonici prodotti dalla cordiera di un pianoforte (Blüthner) e dalle risonanze di un set di campane tibetane originali: soffio, percussione, emanazione. L’elemento elettronico, simbolo del mondo sonoro contemporaneo, nasce dunque da suoni che provengono dal passato e che si trasformano nella loro proiezione verso il futuro. La partitura è concepita come luogo teatrale dove tradizione e innovazione si confrontano: l’antica forma del madrigale interpreta due lingue poetiche fuori dal tempo, attraverso una vocalità contemporanea che si contrappunta con l’artificio elettronico costruito su sonorità provenienti da un lontano passato. Il suono interagisce inoltre con una sua proiezione visiva che sviluppa tematiche michelangiolesche attraverso il mondo figurativo di un artista contemporaneo come Marco Bagnoli. Il tutto nel solco del modo di intendere il rapporto suono-poesia-teatro che caratterizzò la ricerca e la sperimentazione cinquecentesca della Camerata dei Bardi, anch’essa frutto di una cultura umanistica viva e feconda che, nel confronto tra “antichità” e “modernità”, seppe trovare nuove strade per interpretare il proprio tempo. I testi di Michelangelo e di Pontus de Tyard sono stati scelti per affinità di contenuti e per creare una struttura drammaturgica in grado di svilupparsi senza soluzione di continuità, alternando lingua italiana e francese, vocalità polifonica, recitazione, tessuto sonoro elettronico, immagini.
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